Gli auguri della Fnomceo ad Arianna Vicari, la studentessa arrivata prima ai test di medicina:
 

“La sua passione è nata grazie alla curvatura biomedica, mettere a sistema il percorso che dà risultati strepitosi”

Ha partecipato al percorso di potenziamento-orientamento “Biologia con curvatura biomedica” Arianna Vicari, la studentessa che ha ottenuto il miglior punteggio nei test per l’ingresso a Medicina. È proprio al Liceo scientifico Quadri di Vicenza, infatti - uno dei quasi 300 Istituti coinvolti nel progetto messo in campo dalla Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e del Merito – che la giovane si è appassionata allo studio delle materie di area medica e, seguendo le lezioni dei medici individuati dall’Ordine e dei docenti, ha maturato il desiderio di scegliere questa professione.

Il progetto – formalizzato nel 2017 e nato da un’idea di Giuseppina Princi, Preside del Liceo Leonardo Da Vinci di Reggio Calabria, diventato poi istituto capofila, e portato avanti insieme al presidente dell’Ordine dei Medici territoriale, Pasquale Veneziano - prevede, a partire dal terzo anno dei licei, un indirizzo ‘biomedico’, extracurriculare, che accompagna gli studenti verso le facoltà di area medica, dando modo di auto-valutare le proprie motivazioni e inclinazioni. Centocinquanta ore complessive, spalmate sui tre anni, di insegnamenti aggiuntivi, tra lezioni frontali, tenute dai docenti di biologia, lezioni pratiche, con i medici delegati dall’Ordine, e visite sul campo, ad ambulatori, ospedali, laboratori di ricerca, studi specialistici.

“Soddisfazione”, oltre ai meritati auguri, da parte della Fnomceo, che legge l’ottimo risultato come l’ennesima conferma della validità del percorso, nato con l’obiettivo di orientare gli studenti nelle future scelte di studio e professionali.

“Come Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli Odontoiatri – dichiara il Segretario generale, Roberto Monaco, responsabile del progetto per FNOMCeO - facciamo le congratulazioni e diciamo ‘in bocca al lupo’ alla futura collega Arianna Vicari. Lei stessa ha dichiarato che ha iniziato a pensare di fare il medico quando seguiva al liceo Quadri di Vicenza il percorso di curvatura biomedica che la Federazione nazionale, gli Ordini dei Medici, insieme al Ministero dell'Istruzione stanno sperimentando ormai da tanti anni con risultati strepitosi”.

“Sono coinvolti – continua - 105 Ordini su 106 e più di 300 istituti scolastici in tutta Italia. Il liceo di Vicenza è uno di questi e abbiamo avuto anche dei numeri importanti. Normalmente un ragazzo su sette entra nella facoltà di Medicina: tra chi ha fatto il corso di curvatura biomedica, la percentuale sale a uno su due, massimo uno su tre. Questo vuol dire che i genitori non devono spendere soldi in libri, vuol dire che all'interno della scuola si fa formazione e si cerca di agevolare le predisposizioni

dello studente. Quando si è intenzionati a fare medicina si segue questo percorso; e durante il percorso si può anche capire che non si è portati per fare il medico e quindi spostare le proprie attenzioni verso altri lidi professionali”.

“Devo fare anche i ringraziamenti – conclude Monaco - al presidente dell'Ordine medici di Vicenza, il dottor Michele Valente, perché in tutta Italia i medici si prestano gratuitamente a questo percorso della curvatura biomedica. Mettono a disposizione il loro tempo: e sappiamo quanto è importante il tempo, per tutti ma soprattutto per i medici, che sono sempre meno, negli ospedali, nei territori e trovano anche lo spazio - non il tempo, perché è un tempo ben impiegato - ma trovano lo spazio portare la professione anche sui banchi di scuola. Un grazie anche agli altri componenti della Cabina

di Regia e ai referenti: Giuseppina Princi, Pasquale Veneziano, Anna Brancaccio, Maria Grazia Chillemi, Elisabetta Pompeo”.

Un’esperienza, dunque, che visti i lusinghieri risultati andrebbe ora, secondo la Fnomceo, messa a sistema, istituendo il Liceo biomedico, che consentirebbe, in maniera normata, di garantire le vocazioni attraverso un percorso di qualità, che veda anche formalizzato il ruolo dei professionisti.

“Ad Arianna facciamo gli auguri – aggiunge il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli - per essere stata la prima classificata ad entrare a medicina. E questo è avvenuto anche grazie al corso che viene organizzato all'interno dei licei che consente ai giovani studenti di orientarsi nella scelta delle professioni e, in particolare, di quella medica. Seguono un corso, imparano quali sono le aspettative che si devono in qualche maniera realizzare per diventare medici, verificano se queste aspettative sono confacenti a quelli che sono i loro desiderata. Insomma, credo che sia un corso importante perché mette alla prova la vocazione dei giovani. E questo, secondo me, se è portato a sistema risolve in maniera definitiva l'accesso alla professione medica, perché si dà la possibilità ai ragazzi di poter decidere in due, tre anni e non soltanto in un'ora, cioè quando si fa il test di accesso a medicina”.